Gladia Debertol

Chi sono

Sono nata nel 1977 e cresciuta a Canazei in Val di Fassa (TN). Qui si parla la lingua ladina e per questa ragione sono bilingue: il ladino è quella che considero la mia lingua madre. Il mio hobby preferito è ballare e faccio parte del gruppo folkloristico del mio paese da più di 20 anni. Sono nata in una famiglia che ama i colori e da tutta la vita ne vivo circondata traendone, pressoché ignara, i meravigliosi benefici. Da sempre nella mia famiglia si cerca di curarsi con tecniche alternative alla medicina tradizionale, dalla raccolta delle innumerevoli erbe medicinali che le mie montagne Dolomitiche offrono ai fiori di Bach, dai ritmi lunari alla cromoterapia.

Dopo la maturità artistica ho capito che la mente umana era la mia passione e il suo studio con il fine di migliorare la qualità della vita delle persone è da allora la mia missione. Mi sono laureata in Psicologia cognitiva applicata, poi per caso ho scoperto la cromopuntura e la ho ritenuta la risposta che stavo cercando. Una tecnica terapeutica che vertesse i suoi interventi a psiche anima e corpo, dolce, non invasiva, completa e grandiosa. Inizialmente grazie ad un seminario tenutosi a Locarno in Svizzera dal primario pediatra dell’ospedale locale dott. Fausto Pagnamenta mi sono addentrata nel mondo delle terapie che si servono della luce colorata in pediatria per poi scoprire altrettanto per caso l’esistenza dei corsi organizzati da Cromo-Pharma, partner ufficiale Esogetics in Italia. Presso tale scuola, che forma in Italia gli allievi del padre della cromopuntura e di tutto ciò che concerne la medicina esogetica, Peter Mandel, ho conseguito il diploma di terapista in cromopuntura secondo Peter Mandel rilasciato dall’Internationales Mandel institut für esogetische Medizin e dall’autunno 2008 come libera professionista ho aperto uno studio specializzato in tecniche cromoterapiche, dove un po’ alla volta ho integrato la cromoterapia, la cromopuntura, la fototerapia, la terapia ad induzione e la Diagnosi Energetica dei Punti Terminali alla mia formazione in psicologia. Non pratico il lavoro di psicologa ma è indubbio che i miei studi universitari determinano sempre l’approccio nella relazione. Raggiungere una buona empatia è per me fondamentale a fini terapeutici ed ogni persona diversa da un’altra oltre che ricevere da me benessere mi lascia emozioni ed esperienze.

Da molti anni mi appassionano anche le fasi lunari e quanto può essere utile in moltissimi settori seguire gli spostamenti del nostro satellite naturale. Sia grazie a ciò che mi è stato tramandato che conseguentemente alla mia esperienza personale, come pure per merito dei numerosi libri che ho letto ed agli incontri con chi come me segue i consigli della regina della notte ho acquisito sempre più conoscenze. Mi è stato dato modo dai media e dalla testata giornalistica locale di condividerle con i miei conterranei e così nel mio percorso in questo settore ho collaborato con un settimanale scritto in ladino per il quale per quasi 5 anni consecutivi ho curato una rubrica dal titolo “Che ne dijela po la Luna chesta setemèna?!”; Per gli anni 2004 e 2005 ho collaborato con un editore nella realizzazione del calendario “delle Lune” inserendo i consigli lunari e la cromoterapia. Per il 2007 oltre alla prima edizione di “la Luna ti prende per mano…” ho scritto il retro del lunario della Cooperativa di Cortina d’Ampezzo dal titolo “Noi, l’ambiente e la Luna”. Dal 2008 in poi ho esposto l’argomento in più occasioni. Per un paio d’anni ho collaborato con la radio locale dalla quale tutte le mattine gli abitanti della mia Valle potevano ascoltare i consigli della Luna dati direttamente dalla sottoscritta. Da febbraio 2014 fino a febbraio 2015 ho condotto il programma in lingua ladina “Raes de Luna” su TML canale 642 nel quale settimanalmente i telespettatori potevano seguire i miei consigli lunari. Per il 2007 come detto ho voluto realizzare un’opera lunare tutta mia e da allora il mio lunario dal titolo “la Luna ti prende per mano…” è un appuntamento fisso! Il successo è grande sia in Val di Fassa che fuori e questo mi fa davvero molto piacere.